lunedì 16 luglio 2007

Natale ... e i suoi doni

Sta per arrivare Natale, una delle feste più belle ma anche più tristi per certi versi. Si programmano le solite cene tra amici, qualche giorno prima del Natale vero e proprio, questo perchè noi Italiani (ebbene si, anch'io mi sento Italiano oltrechè alieno) dobbiamo passarlo in famiglia. No, non è una costrizione, ma una festa che si ripeta anno dopo anno, con le solite tombolate tra liti infiniti di vino e spumante e cibo a volontà.
Dicevo di queste cene tra amici ... c'è ne una in particolare, quella che posso dire ora, mi segnato per tutta la vita! Si terrà da mio fratello e se non erro un paio di giorni prima di Natale.
Come nelle usanze più classiche, ognuno porta qualcosa, chi il vino, chi un po di cibo, chi entrambe le cose. Io mi sono espresso con una lasagna della quale poi non rimarrà nulla, se non il ricordo. Ma sono a piedi, la mia bella è in garage proprio da mio fratello, quindi mi organizzo con Stefano il quale passerà poi a prendermi ... ma ci sono due imprevisti (qualcuno, Montale nello specifico, diceva: Un imprevisto è la sola speranza"): Stefano è bloccato al Ruffini, ci metterà più o meno 2 ore ad arrivare da me, il secondo imprevisto, decisamente più piacevole, è quello che dobbiamo passare a prendere Valentina. Beh, non nascondo che mi è uscito un certo sorriso a questa notizia, ma poi una volta passata a prendere, non ho voluto di proposito farle notare la mia felicità nel sapere che avrei passato un'altra serata in sua compania.
Infatti, sale in macchina, si mette dietro, si arrotolale sue sigarette e fuma, mentre io e Stefano ridiamo e scherziamo ... ad un certo punto tiro giù il parasole con specchietto per far finta di vedere se i miei capelli sono in ordine, ma in realtà voglio incrociare il suo squadro, cosa che poi farò anche con lo specchietto laterale e cosa che puntalmente accade. Lei ricambia e sorride ... in quel momento qualcosa mi è già più chiaro, ma non del tutto!
La cena è andata avanti sino a notte fonda, abbiamo mangiato, bevuto e "truccheggiato", ad un certo punto però, non posso non andare giù in garage a controlare la mia bella, ne approfitto e dico a quella ragazza di venire giù con me, cosi si renderà conto su cosa ha sputato sin quel giorno. Lei ovviamente accetta, scendiamo, le apro le porte del garage e le presento Hilary ... il loro primo incontro! INDIMENTICABILE! Ma più indimenticabile di quello, è lo sguardo di questa ragazza, i suoi occhi, i suoi sorrisi ... torno a casa e continuo a pensare "ma da dove arriva, chi è, ma sopratutto, cosa vuole?", dall'altra parte, io già sapevo cosa volevo ...

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