E' dicembre quando termino il trasloco. Ormai ho perso il conto dei traslochi multichilometrati che mi sono dovuto fare, ma senza rimpianti!
Torno a casa con i miei, trovo la porta aperta, sempre, i genitori sono sempre i genitori, non ti abbandonano, neanche nei momenti più difficili. Ma non è facile: loro hanno altri ritmi, altre esigenze, vivono la vita in modo diverso dal mio, sicuramente non è un modo sbagliato, non esiste il giusto e il non giusto, solamente non mi ci trovo. Provate a passare 7 anni di assoluta indipendenza, dove fai quello che ti passa per la testa, dove risolvi i tuoi problemi a modo tuo, dove non devi dar conto di nessuno, solo a te stesso. ora provate a rituffarvi in un'altra dimensione, a 30 anni poi! Beh, è dura, durissima!
Ma si va avanti.
Tornato a Torino sono molti i piaceri. Ovviamente stare con la famiglia, condividere con loro le gioie e anche le problematiche di tutti i giorni (anche se ne farei a meno) e poi gli amici. Amici con i quali non passavo più molto tempo se non al telefono, allora le serate non si sprecano. Iniziano le pizzate, poi le serate nei locali con fiumi di birra e sigarette "truccate", e proprio una di queste sere mi è successa la cosa più bella della mia vita!
Non ricordo esattamente la data, forse neanche il giorno ... doveva essere un venerdi sera o molto più probabilmente un sabato sera. Sono in un centro culturale (così lo chiamano, ma più che centro culturale io lo chiamerei centro per alcolizzati) di Torino e sono in ottima compania. C'è mio fratello con gli amici del fantacalcio, c'è Stefano amico di vecchia data ... anzi un'ottimo amico e poi arriva Guido, il mio compagno di piega, l'amico centauro. Con lui c'è una ragazza, ragazza dal volto ben "scolpito" e occhioni fulminanti, piccola di statura, capello corto "sparato" ma anche un corpo molto affascinante ... un andi poi! Si presenta come Valentina e cerchiamo di capire in che modo ci eravamo già potuti conoscere, alla fine scopriremo che faceva parte di un gruppo di persone che frequentavano i miei amici, ma questo, molti anni addietro.
Appurato questo incomincio a chiacchierare con l'amico centauro su settaggi della moto, storie e storielle di tanti giri fatti in quest'anno e mezzo passato più sulla sella della bella che sul divano di casa. Escono fuori storie divertenti ma anche paurose e ad un certo punto questa ragazza, che nel frattempo ci osservava divertita, "s'intromette" ed esordisce con "ma scusa, che moto hai?" Io fiero del mio destriero le dico di possedere una splendida Hornet 2005 e lei sminuizza la mia amata! Rimango di sasso, tra l'incazzato e il sorpreso, allore le chiedo che cosa guida lei (mi dava l'aria di motociclista) e se ne esce con uno sputerino ... beh, se l'è un po cercata e non sono mancate le battute sugli sputer e sugli sputeristi, gentaglia da città in cerca di comodità, andando avanti e indietro con un apri e chiudi che per noi centauri non ha senso. Poi, col tempo, il senso l'ho trovato anch'io!
La nottata la passiamo così, a sfotterci a vicenda, lei insinuava che la mia bella non fosse una moto, ma bensi una bicicletta con un motore, neanche tanto potente, io, da buon siciliano quale sono, rispondevo ad ogni colpo offeso ed irritato.
Passa la nottata torno a casa e penso ... ma chi è questa qui, cosa vuole?
lunedì 16 luglio 2007
Traslocato!
Published by
J
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09:55
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